Italia, secondo dopoguerra. In una non meglio specificata città industriale del Nord vive l'operaio Marcovaldo, dipendente della ditta SBAV, e la sua numerosa famiglia. L'uomo, che vive più o meno felice in un mondo tutto suo, mal si adatta alla quotidianità e cerca continue occasioni di evasione, spesso sostenuto dai suoi figli, mentre la moglie lo avversa e in un certo senso lo opprime. Vari episodi si snodano nella vita quotidiana di Marcovaldo, come ad esempio l'acquisto di un motociclo organizzato dai colleghi senza che lui lo sapesse, il desiderio di dormire all'aperto sulle panchine del marciapiede, il tentativo maldestro di diventare cacciatore con mezzi di fortuna, il coinvolgimento da parte dei figli in un ridicolo quanto rischioso traffico di detersivi.