Lo scrittore Carlo Lorenzini, in arte Collodi, è pressato dall'editore per scrivere una nuova storia per bambini, possibilmente una storia che inizi con "c'era una volta un re" in quanto va molto di moda in quel periodo. Collodi invece vorrebbe scrivere qualcos'altro ma non ha idee per una nuova storia, finché per riparare il suo scrittorio di legno rotto, va da un falegname malinconico chiamato Mastro Geppo. Collodi, tramite la sua segretaria Elisa, scopre che Geppo soffre la solitudine in quanto ha perduto la moglie durante il parto, e con essa il figlio appena nato. Collodi molto dispiaciuto, prende ispirazione dalla storia di Geppo per scrivere il suo nuovo racconto; si mette quindi all'opera, ed inizia a narrare la storia di Geppetto e del burattino Pinocchio. La prima parte si chiude con l'eventuale morte di Pinocchio braccato dal Gatto e la Volpe nel bosco (sebbene non vi sia alcun accenno al volerlo impiccare), in cui Collodi vorrebbe chiudere la storia. Nella seconda parte, Collodi decide di continuare la storia in quanto ha il sentore che la sua storia stia diventando reale, così Pinocchio viene salvato dalla fata e il racconto continua.